SEO e SERP: i Mutaforma del Mondo Digitale

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Se sei capitato su questo articolo per caso, ma questi strani termini ti hanno incuriosito, ecco un veloce vocabolario per te:

  • SEO sta per “Search Engine Optimization”: è l’insieme delle tecniche che mirano a migliorare la visibilità e il posizionamento organico di un sito web sui motori di ricerca

  • SERP sta per “Search Engine Result Page”: ovvero la pagina che contiene la lista di risultati che appare quando si cerca una parola chiave su un motore di ricerca.

Se, invece, sei atterrato sui nostri contenuti facendo ricerche sul web relative al tema “Web Marketing”, “Digital Marketing” o simili, probabilmente avrai sentito e risentito più volte dire che “la SEO è un fattore chiave per il successo online” e che “una buona SEO ti aiuta a scalare le SERP di Google, Bing, Yahoo e tutti gli altri motori di ricerca”.

Tutto vero, ma non tutti sanno (o non tutti vogliono sapere) che la SEO e la SERP sono due “entità” dinamiche e cangianti, veri e propri mutaforma del mondo digitale, che si trasformano in continuazione a seconda degli aggiornamenti degli algoritmi dei motori di ricerca, delle abitudini degli utenti di internet e dell’avvento di nuove tecnologie come, ad esempio, l’intelligenza artificiale.

Fare SEO, dunque, non è solo una questione di parole chiave, metatag, link building e via dicendo, ma richiede anche una strategia di formazione e aggiornamento continuo da parte di chi ne ha fatto la propria professione.

La muta del SERPente: i Core-Update

Un esempio eclatante della mutevolezza dell’immenso ecosistema digitale, sono i recenti core-update lanciati da Google tra ottobre e novembre che hanno scatenato una diatriba di pareri contrastanti tra vari esperti del settore, generato “vittime” (o, per alcuni, presunte tali) che hanno visto il proprio brand sparire dalla SERP e comunque, nel bene o nel male, cambiato almeno un pochino le carte in tavola per quanto riguarda la SEO.

Secondo il colosso della Silicon Valley, questi core-update hanno, infatti, effettivamente apportato delle modifiche ai fattori di ranking di Google, ma (ovviamente) i dettagli specifici non sono stati resi pubblici.

A quanto sostiene Google, gli aggiornamenti sono stati progettati per migliorare la qualità dei risultati di ricerca e per fornire agli utenti informazioni più pertinenti e affidabili; ma nella community dei SEO non tutti sono d’accordo con la multinazionale californiana. Quasi tutti gli “addetti ai lavori”, tuttavia, concordano sul fatto che gli aggiornamenti hanno avuto un impatto significativo sul posizionamento di moltissimi siti web. Il portale del noto software SEO SeoZoom, ad esempio, riporta in un articolo che “il November 2023 core update è stato incredibilmente forte e ha provocato una intensa volatilità nelle SERP in un tempo molto breve”. D’altro canto, il Search Engine Journal, avalla le dichiarazione della grande “G” asserendo che “gli aggiornamenti del core mirano a promuovere contenuti autorevoli, affidabili e utili, mentre declassano i siti di bassa qualità”.

La verità, comunque, è una sola: nessuno, se non Google stesso, saprà mai veramente come stanno le cose, come funziona esattamente l’algoritmo e come è cambiato e cambierà nel tempo. Chiunque si presenti alla vostra porta sostenendo il contrario, o è, con tutta probabilità, uno dei tanti “fuffa guru” del marketing, oppure è un tizio che lavora o lavorava per Google e verrà presto incriminato per aver infranto una severissima clausola di riservatezza! 😂 Il SEO specialist onesto e leale è quello che si impegna a studiare gli effetti di determinate azioni relativamente al posizionamento e a cercare di capire il “perché” tali effetti si manifestino, senza però poter mai avere certezza del reale funzionamento dell’intero sistema. Certo, ci sono delle linee guida che lo stesso Google mette a disposizione di chi opera nel web, ma quelle sono alla portata di chiunque e, con un po’ di impegno e dedizione, vi si può far pratica per costruire quantomeno una base solida su cui lavorare. Il bravo SEO, invece, è quello che, con umiltà e rispetto per la grandezza di questo quasi infinito ecosistema, sperimenta, osserva e intuisce.

Per questo motivo, per la tua web strategy, non puoi affidarti a qualsiasi fanfarone che usa paroloni autoreferenziali online e posta contenuti colmi di concetti assoluti e immutabili. Spesso, alcuni di questi “geni del marketing” pensano addirittura di cavarsela riciclando contenuti vecchi di diversi anni rimettendoli online senza revisioni o modifiche e cambiando semplicemente la data di pubblicazione solo per attirare l’attenzione con titoli clickbait. Ed ecco che, ad esempio, ci si imbatte in un video su Youtube intitolato “corso SEO 2023” nel quale il fuffa guru di turno esalta le sue infallibili tattiche e ci mostra esempi di posizionamento in SERP su una sospetta schermata di Google del 2019! 🤔

E quindi, caro lettore, se hai un’impresa o un qualsiasi progetto commerciale, quando hai la necessità di implementare la tua comunicazione online, prima di affidarti al primo che capita, ti consigliamo caldamente di dedicare un po’ del tuo tempo ad informarti sull’argomento. Tranquillo, non pretendiamo che tu diventi un esperto, a ognuno il suo lavoro; però, imparare a capire almeno le basi teoriche e i principi fondamentali di qualsiasi disciplina di marketing, ti permetterà quantomeno di riconoscere i freelance o le agenzie pubblicitarie che cercano solo di gettarti fumo negli occhi e a distinguerle dai professionisti di cui puoi fidarti e nelle cui mani puoi mettere il futuro della tua azienda.

Noi di BizContact, con le pagine del nostro sito web, con la nostra comunicazione sui social e con la nostra disponibilità ad un consulto gratuito e senza impegno con chiunque voglia saperne di più sui nostri servizi di marketing, speriamo di riuscire ad infondere la fiducia che siamo certi di meritare in tutte le persone che stanno cercando un partner aziendale davvero affidabile e aggiornato… e che non ricicla vecchi contenuti obsoleti! 😂

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Questo articolo ha 2 commenti

  1. Luigi Piti

    Google sta incasinando un po le cose con la SERP. fare SEO sta diventando sempre più un’incognita e la cosa peggiore è che temo che i core update non siano ancora finiti. staremo a vedere. comunque è davvero il caso di aggiornarsi continuamente. l’intelligenza artificiale sta cambiando tutto.

    PS: “La muta del SERPente” è un H2 geniale! 🙂

  2. Nando Gisone

    sottoscrivo, “La muta del SERPente” nun se batte!

    😀

    Cmq confermo. le dinamiche SEO sono da tenere d’occhio almeno per molti altri mesi a venire!

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